Questo non è un vino tranquillo. La scritta sull’etichetta sopra al nome del vino dice già tutto. Riassume la filosofia dell’Azienda Vitivinicola Paolo Calì, situata a Vittoria in provincia di Ragusa, e del suo proprietario. Siamo molto curiosi di stappare l’Osa 2018, un Frappato rosato IGT di cui abbiamo tanto sentito parlare.
Parliamo di Frappato
Il Frappato è un vitigno autoctono siciliano molto antico, dalle origini non del tutto certe, coltivato soprattutto nella zona sud-orientale dell’isola. Concorre insieme al Nero d’Avola per la produzione dell’unica DOCG siciliana, il Cerasuolo di Vittoria, ma viene spesso vinificato in purezza.
Non facile da coltivare per l’elevata concentrazione dei chicchi nel grappolo (cosa che rende facile la comparsa di muffe) e oggetto di grande riscoperta in tempi recenti, questo vitigno è il focus dei vini di Paolo Calì. E non possiamo che fidarci di un’azienda che ha sede proprio in Via del Frappato 100.
Osiamo!
Il rosé Osa! (scritto proprio con il punto esclamativo) è composto al 100% da Frappato e non viene prodotto utilizzando la tecnica del salasso, quella per cui si preleva una quantità di mosto dalla vasca in cui si sta preparando il vino rosso, ma nasce proprio come un rosé.
Terreni fortemente sabbiosi, micro-vinificazioni e attenzione estrema a rispettare l’uva, utilizzando solo lieviti autoctoni. Sono questi i segreti di Paolo Calì.
Il colore e i profumi
Quello che ci colpisce ancor prima di stappare la bottiglia è il colore: un rosato brillante, quasi corallo, che affascina incredibilmente.
Scordatevi i sentori di caramella gommosa piuttosto stucchevoli di molti rosati scontati, qui si fa sul serio. D’altronde l’incipit sulla bottiglia ci aveva avvertiti. Al naso c’è tanto da scoprire, un mix bilanciato di frutti rossi (dal lampone alla melagrana), intriganti note salmastre e una mineralità così marcata che viene voglia di aspettare ancora qualche altro anno per scoprire come può evolvere ulteriormente questo vino.
Un rosato va servito ovviamente fresco alla giusta temperatura, ma vi consigliamo dopo qualche assaggio di tenerlo ancora un po’ nel bicchiere e aspettare che si apra ulteriormente e sprigioni tutti i suoi profumi in maniera ancor più dirompente.
Assaggio e abbinamenti
Al palato l’Osa! conferma la sua grandezza, con una perfetta corrispondenza gusto-olfattiva e una texture appena mossa ed estremamente piacevole. Freschezza e rotondità, buona persistenza. La sua struttura consistente ma delicata rende questo rosé perfetto per ogni tipo di abbinamento: dal pesce fritto agli antipasti a base di formaggi freschi a primi piatti di pesce, fino a pietanze a base di pollo.
Noi lo abbiamo provato, ad esempio, insieme a un piatto che richiama le origini arabe della tradizione culinaria siciliana: riso pilaf allo zafferano con polpettine di pesce e cipolla caramellata preparato dal nostro amico chef Angelo Daino di Cefalù. Un fantastico abbinamento per una cena estiva.
Il suggerimento a questo punto viene da sé: Osate anche voi!
Michele
No Responses