Un salto in Boca (1 di 3): il supervulcano rosso di Podere ai Valloni

Inizia il nostro tour in Alto Piemonte con Podere ai Valloni, situato a Boca (Novara) nel cuore dell’omonima DOC. Siamo a poche centinaia di metri dal grande Santuario di Boca, circondati dai boschi. Sulla collina si erge la cantina e casa rurale costruita negli anni intorno a quello che era un osservatorio del XII secolo. La vista è magnifica, data la giornata serena, si riesce anche a vedere in lontananza lo skyline di Milano.

Podere ai Valloni

La collina dove sorge Podere ai Valloni
La collina dove sorge Podere ai Valloni

La cantina Podere ai Valloni attuale nasce nel 1980, quando Guido e Cristiana Sertorio decidono di ristrutturare la casa e di riprendere la coltivazione dell’uva in quei vitigni ormai abbandonati da anni. Oggi è la figlia Anna a gestire questa azienda interamente orientata al biologico (con la certificazione ufficiale a partire dal 2014). Ho avuto il piacere di conoscerla durante una storica verticale del suo Boca nel 2019 a Nebbiolo nel Cuore, manifestazione annuale dedicata al vitigno (forse) più importante d’Italia organizzata da Riserva Grande a Roma. Una serata da ricordare sia per le annate storiche degustate del Boca degli anni ’90, che per gli appassionati racconti di questa straordinaria donna del vino.

La visita

Ad accogliermi c’è Valentina Bellè, collaboratrice di Anna Sertorio, che mi porta subito in vigna per raccontarmi la storia di questo vino e di questa terra. Passeggiando tra i filari mi parla con entusiasmo della filosofia dell’azienda, dell’idea di fare vino restando in sintonia con la natura circostante. Non è sempre facile il biologico, soprattutto in una zona tra le più piovose nel panorama vitivinicolo italiano come l’Alto Piemonte. Ma Podere ai Valloni è sempre pronto a contribuire alla salute della biosfera curando il vicino bosco e a sperimentare metodi di lotta integrata per non danneggiare l’ecosistema.

Podere ai Valloni: la splendida mappa dei vigneti
Podere ai Valloni: la splendida mappa dei vigneti

Per quanto riguarda il vino, l’azienda ha prodotto soltanto il Boca Vigna Cristiana fino al 2011 per poi introdurre altre due etichette, il Sass Russ ed il Gratus. La filosofia è quella dell’attesa, basti pensare che il Vigna Cristiana attende 8-9 anni prima di essere messo in commercio.

La casa della balia
La casa della balia

Il supervulcano

Tra i filari a gradoni orizzontali di Podere ai Valloni si capisce subito la caratteristica che rende unica questa zona e grandissimi i vini che vi si producono: il terroir. Camminando su questi sassolini rossi sento infatti uno “scricchiolio” che ho riscontrato solo sull’Etna e sul Vesuvio in Italia. 

Siamo sul supervulcano della Valsesia, qui il terreno di porfidi deriva dalle lave riolitiche del Permiano ed ha caratteristiche uniche a livello geologico. L’antico vulcano si è infatti sollevato e adagiato 50 milioni di anni fa per lo scontro tra placche, esponendo per 30 km in orizzontale quella che era la sua sezione verticale. Di solito nelle zone vulcaniche si trova infatti materiale roccioso superficiale o fuoriuscito durante le eruzioni, mentre in questo caso camminiamo per chilometri su un fossile di crosta terrestre quasi mai osservato. Insomma, la gioia di tutti i geologi e indirettamente di noi appassionati di vino.

Il Geoparco della Valsesia e della Val Grande dal 2015 è anche entrato a far parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO

Sass Russ 2018

Un proiettile rosso del supervulcano
Un proiettile rosso del supervulcano

Iniziamo la degustazione dei vini di Podere ai Valloni con il Sass Russ 2018, composto al 50% da Nebbiolo e 50% da Uva Rara. Il nome viene dalle grandi pietre sferiche rosse, i cosiddetti proiettili del supervulcano, che si trovano camminando sulla collina e che sono raffigurati anche in etichetta. 

Questo vino biologico affina per 6 mesi in acciaio, prima di passare in bottiglia e attendere la messa in commercio. Dal colore rubino acceso, ha un naso profumato, fresco e minerale. Frutti rossi e ciliegia marasca si fondono con la nota speziata data dall’Uva Rara.

Al palato è sorprendente per chi non lo conosce: difficile trovare un vino a base Nebbiolo affinato solo in acciaio con questa facilità di beva. Questo vino immediato è tutt’altro che semplice però, ha tutte le caratteristiche per essere apprezzato in diversi contesti. Presenta una trama tannica evidente ma vellutata e piacevole, un grandissimo equilibrio e lunga persistenza. Ma sono la freschezza e la mineralità il segreto che ci farebbe passare da un bicchiere all’altro anche a stomaco vuoto. Meglio allora abbinarlo a un bell’antipasto di salumi e formaggi piemontesi o a un primo con sugo di carne.

Un calice di Sass Russ 2018
Un calice di Sass Russ 2018

Boca 2012

Boca DOC Vigna Cristiana 2012
Boca DOC Vigna Cristiana 2012

Passiamo ora al top di Podere ai Valloni, il Boca DOC Vigna Cristiana 2012. È composto dal classico uvaggio di questa DOC, con il 70% di Nebbiolo, 20% di Vespolina e 10% di Uva Rara. Affinamento di 3 anni in botti grandi di rovere di Slavonia, prima di passare in bottiglia per almeno 12 mesi (ma è un dato meramente statistico, dato che l’annata ora in commercio è proprio la 2012, che conta ormai ben 9 anni di invecchiamento).

Sull’etichetta vola elegantemente una cicogna nera, tornata da qualche anno a nidificare nella zona. Un altro segno tangibile che la politica del biologico e del rispetto dell’ambiente sta dando i suoi frutti.

l naso è subito caratteristico, elegantissimo ed equilibrato: dai frutti rossi al sottobosco e alle spezie dolci, grandissima balsamicitá e mineralità. Qualche lieve nota di tostatura e un po’ di pepe tipico della Vespolina.

Assaggiandolo si riscontra grande corrispondenza gusto-olfattiva. Ai sentori minerali e freschi, si somma l’arancia sanguinella e la liquirizia. Il tannino, presente e ingentilito dal tempo, conferisce al vino la giusta struttura per essere abbinato a piatti di carne come il tapulone, uno stufato di asino servito con polenta, caratteristico del vicino paese di Borgomanero, o con un bel risotto con la toma.

Ripartenza

Avrei chiacchierato volentieri ancora a lungo con Valentina, ma la prossima tappa del tour mi attende, quindi lascio il Podere ai Valloni passando per il boschetto sulla stradina di accesso, con la speranza che ci siano sempre più vini dell’alto Piemonte fatti con la passione e la competenza dell’azienda di Anna Sertorio.

Le altre tappe del tour nella zona del Boca DOC

Michele

www.apiedefranco.com 

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