Il Decanter 1..2..3 tipologie e come usarlo

Il Decanter è uno tra i più conosciuti e popolari strumenti del sommelier. Durante il servizio potrebbe essere estremamente utile se si deve servire un vino con determinate caratteristiche. Ovviamente, non siamo gli unici a possederne uno.

Oggi per gran parte degli amanti del vino il decanter è diventato anche un oggetto d’arredo, da esposizione, tenuto dentro teche di cristallo per mostrare la bellezza delle sue forme. Forme che possono variare anche di molto, alcuni sono vere e proprie opere d’arte.

Scopriamo qualche forma

C’è il classico o tradizionale, quello che conosciamo tutti, con la base larga e ampia, panciuta, che permette un ottima ossigenazione del vino, con il collo stretto che tende ad allargarsi leggermente sulla bocca, a volte tagliata per obliquo per facilitare l’uscita del vino. 

Poi c’è un tipo decanter che ha la forma di un’ampolla dotato di piedistallo; c’è quello che ricorda un meraviglioso corno celtico utilizzato dai valorosi Vichinghi da cui bevevano il nettare degli dei; un altro fa pensare a un serpente, un cobra quando si erge davanti a una preda per ipnotizzarla.

Alcuni decanter assomigliano a delle piccole anfore dotati di manici lavorati sia in cristallo che in metallo, ad altri hanno dato la forme delle radici di una vite, che pur essendo molto scenico, è leggermente ingombrante: bellissimo, ma molto voluminoso.

Il Decanter 1..2..3 tipologie e come usarlo
Decanter tradizionale

Alcuni decanter raffigurano degli animali, lavorati, intarsiati e dipinti a mano, ad altri hanno inserito all’interno, posti sulla base, alcune piccole sculture di cristallo, che appaiono mano mano che il vino viene versato.

Altri invece sono stati dotati di un filtro che va posto sul vertice, per aiutare chi versa il vino nel decanter a non far entrare anche le fecce. Di solito questi filtri si trovano nei decanter tradizionali perché hanno la bocca superiore molto ampia. 

Ma ce ne sono molti altri, inutile togliervi il piacere di cercarli, diciamo che c’è un mondo da scoprire per gli amanti e i collezionisti.

A cosa serve?

Ora, tralasciando il fatto che, come ho già detto, alcuni di essi sono delle splendide opere d’arte, quello che a noi interessa è la funzione che ha il decanter: far ossigenare il vino e separare la parte liquida da quella solida formatasi nel tempo, cioè l’eventuale formazione di fecce. Come si dice in gergo, decantare il vino. 

Ho notato che troppo spesso viene fatto un utilizzo eccessivo del decanter, e questo potrebbe comportare un effetto contrario a quello desiderato, cioè l’ irruento contatto vino/ossigeno potrebbe far dissolvere troppo rapidamente le molecole odorose nell’aria e quindi potremmo non percepire nessun tipo di profumo.

In particolar modo su vini giovani (un esempio il Cesanese di Affile 2017 di cantina Raimondo) di circa 5/10 anni, che in realtà non ne avrebbero bisogno. A meno che non sappiamo presentino dei fondi (parlo soprattutto dei vini rossi, che sono quelli più propensi alla formazione delle fecce). Ho anche visto decantare gli spumanti, sinceramente questa è un’azione che secondo il mio modesto parere, non dovrebbe mai essere fatta, perché così facendo permettiamo alla Co2 di svanire prima del dovuto.

Il Decanter 1..2..3 tipologie e come usarlo

Come usarlo

Vi chiederete, come faccio a sapere se una bottiglia ha delle fecce, se sono quasi tutte scure?

Se avete agitato il vino prima di aprirlo, noterete subito dopo aver versato il primo bicchiere delle piccole particelle che galleggiano al suo interno, in questo caso, se ne siete provvisti, userete un filtro, altrimenti potete utilizzare un classico passino da cucina per setacciare.

Se invece la bottiglia non è stata scossa prima del servizio, userete una fonte di luce posta dietro la bottiglia, se volete essere più raffinati, con una candela. Ecco come: 

-Lasciare riposare almeno un giorno la bottiglia per far depositare le fecce sul fondo.

-Accendere la candela.

-Impugnare con una mano la bottiglia e con l’altra il decanter.

-Posizionarli entrambi tra voi e la candela.

-Illuminare la spalla della bottiglia dove andranno fermate le fecce.

-Versare lentamente e costantemente il vino senza dare scossoni alla bottiglia.

Il Decanter 1..2..3 tipologie e come usarlo

Vi dovete far venire il dubbio su bottiglie estremamente datate, che sono quelle che potrebbero avere realmente bisogno di essere decantate, perché dopo qualche decennio chiuso in una bottiglia il vino ha bisogno di sgranchirsi un po’, ha bisogno di respirare, di aprirsi per sprigionare al meglio la sua complessità olfattiva. Parliamo di vini che hanno sulle spalle 20/30/40 anni e più.

Se delle fecce dovessero passare, non vi preoccupate è qui che entra in gioco il reale utilizzo del decanter.

Grazie al fatto che sono realizzati in cristallo trasparente e hanno le forme stondate, vi permetteranno di non far entrare i fondi nei calici quando verserete il vino. La trasparenza vi permette di vedere dove sono le fecce e le forme le conterranno.

Però, detto questo, nessuno vieta l’utilizzo del decanter, anzi vi consigliamo di provare per poter capire quale sia il modo corretto per valorizzare al meglio le varie tipologie di vini. Così con il passar del tempo, e tanti vini bevuti, potrete capire se ne avrete bisogno o no: spesso vi basta aprire poco prima una bottiglia e utilizzare semplicemente il calice giusto per il tipo di vino che degustate.

Ovviamente se durante una cena volete dare un tocco di classe in più al vostro servizio siete liberi di farlo. 

Spero che il mio consiglio vi possa far utilizzare questo splendido oggetto nel miglior modo possibile. 

Vi auguro una buona degustazione.

https://www.apiedefranco.com/

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