Il fascino senza tempo del territorio del Chianti è sempre stato motivo dell’ammirazione incondizionata di visitatori e appassionati di vino italiani e stranieri. Difficile trovare qualcosa di più rappresentativo di Badia a Coltibuono, un’antica abbazia medievale trasformata e arricchita da stili architettonici di epoche successive che oggi ospita un’azienda punto di riferimento del Chianti Classico.
La Cantina di Badia a Coltibuono
Situata a Gaiole in Chianti (Siena), nel cuore pulsante del Chianti Classico, l’azienda vanta una storia ormai secolare. Acquistata a metà ‘800 da Michele Giuntini, un banchiere fiorentino antenato degli Stucchi Prinetti (l’attuale famiglia proprietaria), la Badia fu riportata nel corso degli anni agli antichi fasti. Ma è nel secondo dopo guerra che Piero Stucchi Prinetti modernizza la tenuta e punta in maniera decisa sulla produzione di vino di qualità.
Oggi sono i tre fratelli Emanuela, Paolo e Roberto Stucchi Prinetti a gestire l’azienda.
La visita
È Roberto a parlarci della storia di Badia a Coltibuono e a presentarci alcuni dei suoi fantastici vini. Forte sostenitore del biologico, (è anche il presidente del Biodistretto del Chianti) ci racconta degli sforzi ed investimenti fatti non solo per la gestione delle vigne, ma per preservare e accrescere la biodiversità della zona, a partire dal suggestivo bosco che sormonta l’abbazia.
Attualmente Badia conta circa 60 ettari vitati tra la frazione di Monti (Gaiole) e la zona di Castelnuovo Berardenga su terreni di origine calcarea.
Durante la passeggiata abbiamo anche l’occasione di visitare la bottaia che ricalca sottoterra tre lati del chiostro centrale dell’antica abbazia, con la suggestiva stanza dove vengono conservati i campioni di tutte le annate storiche dell’azienda.
Colmaia 2019
Il primo vino in degustazione fa parte della linea Cultusboni, prodotta con uve conferite da vigneti non di proprietà ma ugualmente certificati biologici. Il Colmaia Sangiovese Toscana IGT 2019 Cultusboni è al primo anno di produzione e centra alla grande l’obiettivo dichiarato di essere un vino subito pronto e di grande bevibilità. Frutta croccante, rotondità e ottima freschezza lo rendono un Sangiovese da gustare anche in estate o come aperitivo.
Cultus Boni Chianti Classico 2018
Sempre appartenente alla stessa linea, il Cultusboni RS Chianti Classico 2018 DOCG è un Sangiovese in purezza prodotto in parte con uve provenienti dai vitigni di proprietà diretta dell’azienda.
Un vino pulito, croccante e fresco. Per quanto riguarda gli abbinamenti, ci spostiamo verso i primi piatti, magari con una pasta al ragù o semplicemente con un sugo di pomodoro saporito.
Chianti Classico 2018
Iniziamo con i vini interamente prodotti con i vigneti di proprietà e nello specifico con il Chianti Classico 2018 DOCG Badia a Coltibuono. Viene utilizzato il blend di uve tipico del Chianti: Sangiovese, Colorino e Canaiolo. Affinamento di circa un anno in botti di rovere. La 2018 è stata un’annata piovosa ad agosto e piuttosto asciutta a settembre, che ha reso possibile una buona riuscita della vendemmia. Il naso è già intrigante, con i suoi sentori floreali, speziati e minerali. E anche la bocca non delude: ottima freschezza, tannino presente ma bilanciato, persistente. È ancora giovane, ma già estremamente godibile.
Chianti Classico Riserva 2016
Il Chianti Classico Riserva 2016 DOCG Badia a Coltibuono ha lo stesso uvaggio del Classico, la differenza risiede nella diversa selezione in vigna e nell’affinamento più lungo di un anno, per un totale di 24 mesi in botte grande. La 2016 è stata un’annata con poca produzione di uva, per colpa di tre grandinate importanti a maggio nell’arco di pochi giorni che hanno decimato il raccolto. La qualità è stata però eccellente, con il risultato di una grande freschezza nel calice che aiuterà sicuramente nell’invecchiamento.
I sentori al naso sono affascinanti, si spazia dalla viola mammola a note balsamiche e speziate, dal caffè tostato al cioccolato. In bocca si percepisce la liquirizia, la ciliegia matura. Grande persistenza. Da acquistare in duplice copia almeno: una bottiglia da bere subito e una da aspettare!
Sangioveto 2015
Badia a Coltibuono produce poi anche un Sangiovese strutturato e da invecchiamento, la risposta di affermazione territoriale ai tagli bordolesi dei Super Tuscan. Il Sangioveto Toscana IGT 2015 è composto al 100% da Sangiovese proveniente da piante di circa 30 anni. Effettua una fermentazione in tini di legno e resta a lungo sulle vinacce per poi affinare per circa un anno e mezzo in barrique esauste.
Un vino di cui si intuisce il corpo già al naso, con sentori di frutta matura, tostatura, note scure e di spezie balsamiche. E la struttura è confermata al palato, con la sua tannicità prominente ma vellutata. Un vino da aspettare anche qualche anno per farlo esprimere al massimo del suo potenziale.
Non finisce qui
Non è tutto però. La bellezza di Badia a Coltibuono e l’eleganza dei suoi vini meritano una sosta più lunga. Ci fermiamo allora a dormire in quelle che erano le stanze anticamente abitate dai monaci e a cenare nel buonissimo ristorante che si affaccia sulla vallata. A breve il resoconto della cena degustazione con gli altri vini dell’azienda!
Michele
Bellissimo articolo, grazie e speriamo di rivedervi presto a badia a coltibuono
Grazie a voi, a presto!