A rotta di Collio 2021: il Castello di Spessa

La terza ed ultima tappa del nostro tour in Collio per questa estate è uno dei produttori più famosi ed importanti della zona, il Castello di Spessa

Situato a Capriva del Friuli in provincia di Gorizia, è un luogo incantevole che ha saputo coniugare il piacere del vino a quello della tavola, del golf e dell’ospitalità.

Il Castello di Spessa
Il Castello di Spessa

Il Castello di Spessa e Casanova

Il Castello di Spessa ha una storia che si perde nei secoli, si hanno addirittura testimonianze di una torre d’avvistamento in loco di epoca romana.

È nel 1200 che viene costruito il castello medievale, che passando attraverso secoli di storia, diventa azienda vitivinicola agli inizi del 1900 per poi arrivare all’attuale proprietà alla fine degli anni ’80.

Giacomo Casanova
Giacomo Casanova

Una storia ricca di personaggi importanti, il più celebrato dei quali è forse Giacomo Casanova, il noto artista poliedrico passato alle cronache come il più famoso seduttore di ogni epoca, che nel 1773 viene ospitato per un periodo nel castello.

Le linee di Castello di Spessa

Castello di Spessa divide la sua produzione in due linee principali e una Selezione del Conte. Quest’ultima comprende il San Serff, prodotto in circa 3.000 bottiglie l’anno e declinato nella versione Bianco (95% Pinot Bianco e 5% Ribolla Gialla, 1 anno in botte) e Rosso (75% Merlot e 35% Cabernet, 3 anni in botte).

Le linee standard invece si dividono in Superiore DOC Collio e Classica DOC Isonzo, dato che la cantina possiede appezzamenti in entrambi i territori. Si tratta di due zone limitrofe, separate soltanto dalla linea ferroviaria, ma con caratteristiche diverse: il Collio è maggiormente collinare, con la presenza nel sottosuolo di marne e arenarie, mentre la zona dell’Isonzo è per lo più composta da materiale di riporto fluviale, è più pianeggiante e più idonea ad una agricoltura automatizzata tramite l’ausilio di macchinari..

Curiosità: nella DOC Isonzo c’è un’enclave del Collio DOC nella frazione di Villanova di Farra di Collio, date le caratteristiche geologiche del terreno. 

La visita nelle cantine medievali e nel bunker

Botti e bottiglie nelle cantine del castello
Botti e bottiglie nelle cantine del castello

Si inizia la visita con un tour nelle cantine medievali del Castello di Spessa, che comprendono un bunker della Seconda Guerra Mondiale riscoperto solo nel 1987 durante dei lavori di ristrutturazione. Attualmente ospita sia la bottaia dove affinano il San Serff e il metodo classico Amadeus, che la riserva storica delle bottiglie.

Temperatura e umidità ovviamente costanti (siamo a 18 metri di profondità), lo rendono il posto perfetto per la conservazione del vino.

Mi colpiscono particolarmente sia la pedana mobile per portare su e giù le botti e il vino (una specie di scala mobile fatta con delle doghe in legno), che i resti di un esperimento fallito del 1909 in cui si tentò di utilizzare per il vino delle bottiglie in ceramica vetrificata.

La "scala mobile" del vino
La “scala mobile” del vino
La bottaia di Castello di Spessa
La bottaia di Castello di Spessa
Resti dell'esperimento fallito del 1909
Resti dell’esperimento fallito del 1909

La degustazione

Per la visita e la degustazione si può scegliere una delle diverse formule proposte sul sito del Castello di Spessa. Noi scegliamo quella da 5 vini, per avere una panoramica dei bianchi e dei rossi dell’azienda.

Alcuni dei vini in degustazione
Alcuni dei vini in degustazione
Un calice di Friulano di Castello di Spessa
Un calice di Friulano di Castello di Spessa
La batteria dei vini
La batteria dei vini

A guidare gli assaggi sotto un bel gazebo con vista vigne e campo da golf c’è Franca, la sommelier de La Tavernetta al Castello, il ristorante della cantina.

Perté 2020

Perté Brut Millesimato 2020, 100% Ribolla Gialla
Perté Brut Millesimato 2020, 100% Ribolla Gialla

Iniziamo con le bollicine, in particolare con il Perté Brut Millesimato 2020. Questo metodo charmat lungo di circa 4 mesi è composto al 100% da Ribolla Gialla, il vitigno autoctono più famoso della zona, che vanta ben 7 secoli di storia documentata. Ottimo perlage, in bocca è cremoso, al naso sentori citrini e di zafferano. 

Di facile beva, mantiene comunque una buona struttura e diventa quindi perfetto per un aperitivo anche piuttosto sostanzioso.

Friulano Isonzo 2020

Secondo vino è il Friulano Isonzo DOC 2020, che effettua 4-6 mesi in acciaio prima di essere imbottigliato. Una lavorazione classica che esalta tutte le caratteristiche di questo vitigno, senza cercare di ammorbidirlo o modificarlo. E infatti emerge immediatamente la sua anima vegetale, al naso sentori freschi, balsamici, anche di pompelmo dolce. La nota minerale si trova sia al naso che in bocca, accompagnato dal classico finale ammandorlato del Friulano.

Un vino pulito ed elegante che rispecchia in pieno sia il vitigno che il territorio, da abbinamento a piatti a base di pesce o anche di carne bianca.

Segré 2020

Cambiamo linea per passare al Segré Collio DOC 2020 a base 100% Sauvignon Blanc. Naso molto caratteristico, la famosa foglia di pomodoro è evidente ma non invasiva. Al palato c’è un buon bilanciamento tra la componente minerale e note più morbide e mielose. Attendendo qualche minuto il vino si apre ancora, con sentori di frutta tropicale più evidenti.

In vigna ci sono cloni diversi di Sauvignon, qualcuno più agrumato, qualcuno più di struttura. In questo modo si riesce ogni anno ad ottenere vini più armonici ed equilibrati.

Segré Collio DOC 2020, 100% Sauvignon Blanc
Segré Collio DOC 2020, 100% Sauvignon Blanc

Casanova 2018

Casanova 2018 Collio DOC, 100% Pinot Nero
Casanova 2018 Collio DOC, 100% Pinot Nero

Passiamo quindi ai rossi iniziando dal Casanova 2018 Collio DOC 100% Pinot Nero. Dopo una macerazione di 15-20 giorni e aver svolto anche la fermentazione malolattica, questo vino affina per 12 mesi in barrique nelle cantine del castello.

Già al naso risulta molto morbido, si sente la vaniglia, i frutti rossi, la ciliegia, le spezie, note di cipria e violetta. Un leggerissimo sentore etereo, ma appena percettibile. La bocca è corrispondente, grande rotondità, il tannino è attenuato, ritorna la vaniglia con la sua nota boisé e la frutta diventa quasi una confettura.

Adesso si capisce il perché del nome Casanova proprio per questo Pinot Nero: è un vino che seduce facilmente sia gli appassionati che i neofiti.

Da sottolineare che Castello di Spessa fa parte della Rete d’Impresa Pinot Nero FVG, un gruppo di 9 cantine fondato nel 2015 con l’obiettivo di “promuovere e valorizzare il Pinot Nero che proprio in Friuli Venezia Giulia ha trovato una nuova ed affasciante espressione”.

La Vigna dei 3 Pinot, Castello di Spessa
La Vigna dei 3 Pinot, Castello di Spessa

Merlot Isonzo 2019

Merlot DOC Friuli 2019
Merlot DOC Friuli 2019

Concludiamo con il Merlot DOC Friuli 2019 della linea Isonzo, con affinamento per 12 mesi in botte (in parte barrique in parte botte grande).

Al naso molto morbido, fruttato, una lievissima nota animale. Se si lascia scaldare nel calice emergono sentori di tostatura. In bocca è succoso e fresco. Abbinamento sicuramente da carne, magari al sugo o con un bell’arrosto speziato.

Un ultimo sguardo al Castello

Concludiamo la nostra visita ammirando ancora una volta lo splendido castello con i suoi giardini e il curatissimo campo da golf, per poi perdere lo sguardo sulle vigne tutte intorno alla proprietà. Non ci sorprende che anche un celebre rubacuori come Casanova possa essersi innamorato perdutamente di un posto così incantevole.

Il Castello di Spessa
Il Castello di Spessa
Un calice di Friulano
Sdraio con vista campo da golf
Sdraio con vista campo da golf

Michele

www.apiedefranco.com

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