Fieno di Ponza 2019, un bagno nel mare delle isole pontine

La prima domanda che mi sono posto, quando ho letto le schede dei vini delle Antiche Cantine Migliaccio di Ponza, è questa: che ci fanno Biancolella, Forastera, Aglianico e Piedirosso, vitigni tipicamente campani, in territorio laziale? La domanda ha facile risposta, se continuate la lettura su apiedefranco!

Un po’ di storia

Le origini della cantina risalgono al 1734, quando Carlo I di Borbone colonizza l’isola di Ponza e assegna i vari appezzamenti di terra ai coloni partenopei, tra i quali Pietro Migliaccio, a cui spetta la zona del Fieno che, a differenza di altre definite “incolte” o “a bosco”, risulta già vitata.

Il signor Migliaccio porta pertanto sull’isola i vitigni tipici della sua terra natia, Ischia: Biancolella, Aglianico e Piedirosso, ma anche Forastera e Guarnaccia, che rappresentano gli antichi vigneti in località Punta Fieno, recuperati in seguito da Emanuele Vittorio, nipote di Benedetto Migliaccio, dopo che una fase di abbandono ha invaso di sterpi i filari, riportandoli quindi alla vita.

Una viticoltura fatta di passione e sacrificio

Per capire la difficoltà della viticoltura in questa zona, si può fare un giro in barca e ammirare lo spettacolo delle viti coltivate in terrazzamenti a picco sul mare, in esposizione ottimale Sud/Sud-Ovest su terreno tufaceo/sabbioso di origine vulcanica, sul versante dell’isola di Ponza che guarda Palmarola e che prosegue verso la meravigliosa Chiaia di Luna.

E’ però percorrendo a piedi un duro sentiero in salita lungo una mulattiera, che parte dai piedi del Monte Guardia per arrivare a Punta Fieno attraverso gli splendidi colori della macchia mediterranea, che si coglie la bellezza di queste viti, tutte coltivate a piede franco, e il lavoro che viene applicato, dove le parracine (pietre a secco), che sostengono le vigne, vengono curate annualmente per contrastare le frane a cui è soggetto il terreno.

Fieno di Ponza 2019, un bagno nel mare delle isole pontine
I meravigliosi terrazzamenti a picco sul mare
Fieno di Ponza 2019, un bagno nel mare delle isole pontine
La suggestiva vista di Palmarola dai filari

Al momento della mia visita, gli acini risultano verdi e duri a causa della clorofilla, essendo in piena fase di passaggio da allegagione ad invaiatura, e pertanto necessitano ancora di tempo per acquisire il colore e la consistenza tipica dei vari vitigni coltivati.

Fieno di Ponza 2019, un bagno nel mare delle isole pontine
Gli acini ancora verdi e immaturi
Fieno di Ponza 2019, un bagno nel mare delle isole pontine
Un dettaglio delle parracine

E dopo la viticoltura, la vinificazione e la degustazione!

La cantina, dove i grappoli vengono vinificati, è situata direttamente a Punta Fieno, a monte dei filari, per cui è grazie all’utilizzo di muli che il vino viene portato, una volta fermentato, alla sede principale dell’azienda in via Pizzicato, per la fase di affinamento e di successivo imbottigliamento.

E’ qui che i gentilissimi Emanuele Vittorio e Luciana Sabino accolgono chi vuole degustare i loro eleganti vini, frutto della conservazione delle antiche tradizioni in abbinamento a tecniche moderne, grazie al supporto dell’enologo Vincenzo Mercurio, che per tutta la linea ha previsto un affinamento esclusivamente in acciaio.

Sono 4 i vini che vengono prodotti dall’azienda: Biancolella di Ponza IGP Lazio, Fieno di Ponza Bianco IGP Lazio, Fieno di Ponza Rosato IGP Lazio e Fieno di Ponza Rosso IGP Lazio.

Luciana ci spiega che, essendo vini prodotti da vitigni autoctoni campani, l’iter per ottenere l’indicazione tipica laziale è stato alquanto tortuoso, ma dall’esito positivo.

Iniziamo la degustazione con il Biancolella di Ponza 2019, 100% Biancolella prodotto da vecchie viti impiantate a piede franco, per il quale, come detto, l’affinamento prevede passaggio in solo acciaio; al bicchiere si presenta di colore giallo, tra il verdolino e il paglierino, mentre al naso richiama sentori di fiori bianchi e frutta matura, a cui segue un sorso armonico e abbastanza equilibrato, con una spiccata acidità che lo rende molto fresco e beverino, minerale e sapido…un vino tipicamente estivo, da bere durante un piacevole aperitivo vista mare!

Passiamo al Fieno di Ponza, nelle tre tipologie

Per primo assaggiamo il Fieno di Ponza Bianco 2019, a base Biancolella per un 80%, con il restante 20% diviso tra Forastera e Guarnaccia, che si percepisce fin da subito strutturato e complesso, con un bel colore paglierino acceso tendente al dorato, intenso al naso, dove regala sentori di fiori bianchi ma anche una piacevole nota speziata, armonico ed equilibrato, sapido ed elegante, che richiama un bell’abbinamento ad un piatto di penne agli scampi con una spolverata di prezzemolo fresco.

A seguire passiamo al Fieno di Ponza Rosato 2019, per il quale è prevista una macerazione sulle bucce dalle 6 alle 8 ore, che regala un bellissimo color buccia di cipolla acceso, da ammirare con lo sfondo dell’affascinante inizio di tramonto che questa isola regala.

Fieno di Ponza 2019, un bagno nel mare delle isole pontine
L’affascinante color buccia di cipolla del Rosato

Qui la nota data dal vitigno Aglianico, in abbinamento al Piedirosso con un perfetto equilibrio, regala al vino un’ elegante nota scura, che rende l’assaggio molto piacevole, per un sorso che richiama la macchia mediterranea che abbiamo attraversato per raggiungere la vigna e la sapidità del mare su cui si affacciano i filari.

Terminiamo questa bellissima esperienza con l’assaggio del Fieno di Ponza Rosso 2018, di nuovo dato da un blend di Aglianico e Piedirosso, che al bicchiere dona un affascinante color rosso rubino intenso, mentre al naso la nota alcolica dell’Aglianico è presente ma per nulla invasiva; è però in bocca che colpisce maggiormente, in quanto i tannini sono percepibili ma molto setosi e avvolgenti, rendendo il vino molto fresco ed elegante…e questo ci dimostra come sia possibile, quando si lavora bene in vigna, domare un vitigno potente come l’Aglianico, seppure in blend, senza uso di legno!

Fieno di Ponza 2019, un bagno nel mare delle isole pontine
Le bottiglie prodotte dall’azienda

Le conclusioni su Ponza di APiedeFranco

È indubbio che la maggior parte dei turisti venga a Ponza per tuffarsi nel mare cristallino e per godersi le splendide e isolate calette che questa isola regala, o per fare un tour in barca nell’arcipelago pontino, ma per chi ha il piacere di gustare l’enogastronomia locale la visita alle Antiche Cantine Migliaccio è una tappa assolutamente consigliata, in quanto ci fa capire quanta passione e duro lavoro ci sia dietro il bicchiere di vino che ci piace sorseggiare in riva al mare o in una cena tra amici, e nel quale ritroviamo tutti i sentori che questo incantato territorio può regalare.

Andrea – apiedefranco

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