Per noi degustatori ogni occasione per brindare è certamente valida o comunque ne cerchiamo il pretesto, perché “si sa” brindare rende sempre più allegri e ci fa sentire in un ambiente festoso e familiare; ed è proprio quello che sta accadendo al Drop Café di Serena e Antonio.
Serena e Antonio
Proprietari del Drop Café di Sellia Marina (Cz)
Il Drop Café a Sellia non è solo un semplice café, è anche una cornetteria gustosa, dove si possono assaggiare sfiziosi aperitivi, consumare pranzi veloci, bere vini e liquori selezionati, insomma un luogo emergente dove i proprietari cercano di fare la differenza, servendo ai loro clienti sempre alcolici di qualità; un luogo dove brindare con piacere oltre che in maniera salutare.
Noi lo stiamo facendo in occasione del Natale, siamo sotto festività e quale miglior motivo per stare insieme ai nostri amici per brindare all’anno trascorso che volge oramai al termine?
Per brindare Serena e Antonio mi danno carta bianca e io decido le mie 3 bottiglie.
Le bottiglie in degustazione
SPUMANTE E NON SOLO
Lo spumante di solito è un classico per brindare e io per iniziare accontento tutti, ma con uno certamente particolare il Torbato Brut di Sella e Mosca, uno spumante 100% Torbato di cui vi ha già parlato nel nostro blog Simone.
L’azienda Sella E Mosca si trova ad Alghero e nasce più di un secolo fa, grazie all’intraprendenza di due piemontesi, l’ingegner Sella e l’avvocato Mosca. Oleandri, pini, palme, eucalipti: la Sardegna è un luogo dai profumi forti che si intrecciano con una natura incontaminata. L’azienda produce Vermentino, Cannonau, Carignano, ma di certo interesse è il loro Spumante Torbato Brut, un prodotto di eccellenza che ben si accosta ai fritti di mare, dal colore giallo paglierino brillante, al naso fiori d’acacia e pompelmo rosa, in bocca fresco, leggero, sapido ed equilibrato, con una gradazione alcolica di 12,5%.
BONARDA
Per continuare, proseguo la mia serata con una Bonarda di Monsupello. L’azienda mette le sue basi già nel 1893 quando la famiglia Boatti inizia la cura delle proprie vigne in località Cà del Tava, nel comune di Oliva Gessi in provincia di Pavia, per poi espandersi nel comune di Torricella Verzate, Casteggio, Redavalle e Pietra de’ Giorgi, divenendo il colosso che è ora.
La Bonarda Vaiolet di Monsupello 2019 un vino rosso leggermente frizzante proveniente da uve 100% Croatina, dal colore rosso intenso con riflessi violacei, al naso fine e intenso, si percepiscono piccoli frutti rossi e in bocca è vivace, morbido e finemente tannico, lo si può degustare a tutto pasto, ha una gradazione alcolica di 13% ed è da servire rigorosamente fresco.
Per concludere la serata e brindare ancora una volta, propongo il mio prosecco preferito (per adesso).
UVAGGIO STORICO VAL D’OCA
Bisogna spendere qualche parola in più per un’azienda che nel dopoguerra ha visto più di 100 contadini, nonché soci fondatori a dar vita alla cantina di produttori di Valdobbiadene che oggi conta più di 600 soci. Un’azienda che vanta più di 1.000 ettari di terreno e le cui qualità oggi sono innovazione, ricerca e tecnologia, sempre nel rispetto dell’ambiente. Nel 2008 l’azienda cede a Val d’Oca Srl la commercializzazione dei vini imbottigliati ed è stata la prima azienda ad utilizzare nel 1998 una bottiglia nera satinata, premiata poi l’anno successivo al Vinitaly.
Ma veniamo al nostro pluripremiato Uvaggio Storico, il Prosecco Superiore DOCG composto da 85% uva Glera e 15% Verdiso, Perera, Bianchetta e Trevigiana, tutte uve provenienti da 4 vigneti storici, da qui il suo nome. Dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, fruttato e floreale dai profumi di pera, mandorla e fiori d’arancia. In bocca fine, morbido, fresco e sapido, con la sua gradazione alcolica di 11,5% lo abbinerei a torte salate, stuzzichini e antipasti di pesce affumicato.
ABBINAMENTI DELLE FESTIVITÀ
Per brindare certamente siamo rimasti tutti molto soddisfatti quella sera e, per quanto ognuna delle nostre bottiglie abbia un suo abbinamento particolare, noi non possiamo che fare l’associazione classica al panettone, essendo il periodo giusto.
Durante la serata tutti i nostri amici hanno degustato un panettone di gran classe, il panettone classico di Fiasconaro, il mio preferito, che acquisto ogni anno da Riserva Grande sia per me che come regalo per parenti e amici.
Cos’altro dire, BRINDARE È SEMPRE UN PIACERE.
Buon Natale e Buon Anno a tutti!
Oltre al piacere di imperare, almeno per me, qualcosa di nuovo, leggere questo articolo riferito a Natale nel caldo di luglio ti concede un attimo di tregua e ti catapulta in una piacevole frescura! Le “bollicine”, poi, insieme al Bonarda “servito rigorosamente fresco”, completa l’opera. Brava Lea, grazie anche per questo!
L’articolo, piacevole e fluido, rende pienamente l’idea del nettare delle 3 bottiglie presentate. Dispiace solo non averle qui disponibili ad accompagnare la lettura. Ma mi rifarò.
Consola, comunque, il fatto che non occorrerà certo aspettare Natale per gli abbinamenti, anzi… Per il panettone …. beh, per quello si che occorre aspettare. Ma le 3 bottiglie, e le altre che Lea ci illustrerà nel frattempo, allieteranno l’attesa……
Fiorenzo