Coulée de Serrant 2014, quando la Francia non è solo Champagne e Borgogna

Finalmente dopo tre mesi tra lockdown e fase 2, torniamo a salutarci (ovviamente senza abbracciarci) in un pranzo tra amici, per festeggiare e dare il benvenuto alla ritrovata semi-libertà….e quale migliore occasione per aprire qualche bottiglia di buon vino??

Coulée de Serrant, non la solita Francia

La mia scelta per la speciale occasione è caduta su un Clos de la Coulée de Serrant di Nicolas Joly, iconico produttore della Loira e caposaldo della biodinamica più integralista, vendemmia 2014, dove lo Chenin Blanc dimostra tutto il valore di questo vitigno, forse non famoso come i più noti Chardonnay e Sauvignon Blanc, ma che è una vera e propria chicca per chi ha la voglia di scoprirlo.

coulee de serrant
Nicolas Joly – Clos de la Coulée de Serrant – annata 2014

Un colore giallo oro che prepara ad un naso affascinante e complesso, con note di frutta sciroppata accompagnate da mineralità e spezie dolci di zenzero, equilibrato ed armonico, strutturato e di corpo nei suoi 14.5%, con un finale lunghissimo….Questo Coulée de Serrant è un vino da meditazione, ma anche da abbinare ad un formaggio non troppo erborinato oppure ad un bel piatto di spaghetti con cozze e zafferano, già pronto ma che si sarebbe potuto bere tra cinque, dieci, venti anni….sperando non per festeggiare la fine di un altro lockdown!!

Andrea De Ruvo apiedefranco.com

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