Azienda agricola La Torretta: alla riscoperta del territorio e della tradizione

Ci ritroviamo, in un caldo pomeriggio di luglio, alle porte di Roma per visitare la cantina dell’azienda agricola La Torretta. Precisamente siamo nei pressi di Grottaferrata nel bel mezzo dei Castelli Romani a pochi minuti di macchina da Roma. Qui c’è un bel movimento di vignaioli (Vignaioli di Grottaferrata) che puntano moltissimo sulla qualità, cercando di riportare agli antichi splendori queste terre da sempre dedite alla coltivazione delle uve e alla produzione di ottimo vino.

La Torretta
La “Torretta” dell’azienda agricola

L’Azienda

La cantina scavata nella roccia dagli antichi romani

Costruita sulle fondamenta di un’antica cisterna romana “La Torretta” spicca sulla cima di una collina, un tempo unica azienda, ora suddivisa in più appezzamenti. Proprio la costruzione di questa cisterna ha dato alla luce la gemma di questa azienda, la cantina. Tutta scavata a mano nella roccia vulcanica dagli antichi romani che la usavano come cava. Questo immenso lavoro ha regalato all’azienda una cantina perfetta con temperatura costante 365 giorni l’anno e ricircolo di aria studiato e progettato alla perfezione. La roccia è costituita da lapilli di basalto incastonati tra quelle che all’epoca erano le ceneri vulcaniche, e che sono ben visibili ancora oggi dentro la cantina. 

Il Territorio

La Torretta è una piccola azienda di famiglia nata molti anni fa ma che fino al 2018 conferiva tutte le uve ad aziende più grandi (prevalentemente a Fontana Candida, in parte ancora oggi lo fa ma con l’obiettivo di vinificare tutta la produzione entro il 2021). L’azienda è forte di circa 3 ettari di vigneto per una produzione totale di 1.500 bottiglie nel 2019 e 2.000 nel 2020, puntando ad una produzione a regime di circa 10.000 bottiglie nei prossimi anni. L’

Vista della vigna dalla Torretta
Azienda agricola La Torretta: alla riscoperta del territorio e della tradizione

Il territorio è una costante di queste zone, prevalentemente vulcanico, capace di dare al vino la caratteristica mineralità preponderante. La Torretta coltiva Trebbiano, Malvasia del Lazio, Malvasia di Candia e qualche altro vitigno autoctono della zona, tutto in regime biodinamico con certificazione Demeter. Da pochi anni è stata impiantata una vigna di Cesanese per una futura vinificazione in rosso.

La Produzione

Per il momento producono tre vini dei quali, però, uno non è disponibile all’assaggio e precisamente sono: Bolle di Grotta; Torretta (non disponibile) e il Castagna. Due di questi vini sono vinificati e affinati in anfore Georgiane interrate, particolarità interessante soprattutto per quanto riguarda Bolle di Grotta, vino rifermentato in bottiglia. 

Le anfore Georgiane

Azienda agricola La Torretta: alla riscoperta del territorio e della tradizione

Bolle di Grotta Bianco frizzante Lazio IGT 2019 

Vitigno Trebbiano età della vigna 40 anni. Fermentazioni spontanee, affinato in anfore georgiane interrate senza aggiunta di lieviti. Affina 6 mesi in anfora per poi essere messo in bottiglia per altri 4 mesi per la rifermentazione dopo aggiunta del solo mosto prelevato e congelato durante la vendemmia dello stesso anno. 

Azienda agricola La Torretta: alla riscoperta del territorio e della tradizione

Torretta Bianco Lazio IGT 2019 

Vitigni Trebbiano, Malvasia ed altri autoctoni del Frascati. Età della vigna 40 anni. Terreno vulcanico di tufo grigio stratificato con numerosi lapilli di materiale lavico. Fermentazioni spontanee, affinato in anfore senza aggiunta di lieviti per 10 mesi e 2 mesi in bottiglia.

Castagna Bianco Lazio IGT 2019 

Vitigni Trebbiano, Malvasia ed altri autoctoni del Frascati. Età della vigna 55 anni. Terreno vulcanico di tufo grigio stratificato con numerosi lapilli di materiale lavico. Fermentazioni spontanee, affinato in botti da 1.000 litri di castagno locale. Imbottigliato dopo circa 12 mesi in botte. Commercializzato dopo altri 3 mesi.

La botte di castagno

Degustiamo

Azienda agricola La Torretta: alla riscoperta del territorio e della tradizione

Bolle di Grotta si presenta di un bel colore giallo intenso con un naso intrigante di frutta gialla, mela cotogna in particolare,  frutta secca e miele di castagno. All’assaggio si fa notare la freschezza e la mineralità data dai terreni vulcanici di queste parti, non manca la sapidità che chiama il secondo bicchiere. Finale ammandorlato tipico del vitigno Trebbiano. Metodo ancestrale pulito e, per la tipologia di vino, elegante, le bollicine sono gradevoli al palato e di lunga persistenza. Bolle di Grotta è perfetto accompagnato da un bel tagliere di salumi e formaggi locali. 

Azienda agricola La Torretta: alla riscoperta del territorio e della tradizione

Con il secondo e ultimo vino  “Castagna” il livello sale, bel colore giallo paglierino con unghia dorata, naso intrigante di frutta gialla matura qualche erba mediterranea e frutta secca, in bocca esprime il meglio di sé con una mineralità gradevole unita a sapidità e freschezza. L’affinamento in botti di castagno non è invasivo ma ben “digerito” da questo vino bianco. Non può mancare il finale ammandorlato. 

In conclusione

La Torretta è senza dubbio un’azienda molto interessante, forti di una solida tradizione di vignaioli, hanno usato la loro esperienza per produrre in proprio vini naturali dall’ottima riuscita e soprattutto dal grande potenziale.

E’ nettamente percepibile la passione e la cura che Maria e suo marito Riccardo mettono nel coltivare la terra, rispettando appieno il decorso della natura.

Mi ha stupito la bollicina che produce quest’azienda, un metodo ancestrale affinato in anfore Georgiane con un perlage per nulla invasivo e molto persistente. Peccato non aver potuto assaggiare Il Torretta Bianco Lazio IGT, motivo in più per tornare in questa bella realtà di Grottaferrata.

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